In questa figura sono prese in considerazione tutte le colonie esaminate (in Piemonte e in Provenza). Le colonie svernate in pianura avevano un numero significativamente maggiore di api e di covata alla fine dell’inverno (marzo-aprile).
In Provenza, nel corso delle due stagioni prese in esame, né il sito di svernamento (montagna o pianura), né il fatto che le api fossero o meno in gabbia, hanno prodotto differenze significative nell’efficacia dei trattamenti contro gli acari della Varroa (misurata in base al numero di acari per 100 api).
De même dans le Piémont, aucune différence significative n’est constatée. On remarque cependant que la charge en Varroa est en moyenne plus faible en Piemont qu’en Provence.
Allo stesso modo, in Piemonte non è stata osservata alcuna differenza significativa. Tuttavia, la carica media di Varroa è più bassa in Piemonte che in Provenza.
Durante la stagione 2022-2023, in entrambe le regioni, non è stata riscontrata alcuna differenza nella carica di Varroa nelle colonie svernate in pianura, a seconda che la regina fosse stata ingabbiata o meno prima del trattamento. In questo periodo le condizioni invernali sono state sufficientemente fredde da causare una naturale cessazione della deposizione delle uova nelle colonie in cui la regina non era stata ingabbiata. Tuttavia, l’ingabbiamento è ancora il modo migliore per assicurare una cessazione controllata della deposizione delle uova, garantendo così l’efficacia del trattamento invernale contro l’acaro della Varroa.
Considerando tutte le colonie delle due regioni, non è stata riscontrata alcuna differenza nel numero di api tra i due metodi alla fine dell’inverno. D’altra parte, è stato osservato un numero leggermente superiore di celle di covata quando la regina non era ingabbiata. Tuttavia, questa differenza non è stata più osservata alla fine della primavera.
I flussi di miele primaverili ed estivi sono stati sommati per misurare l’effetto complessivo del luogo di svernamento e dell’ingabbiamento. Non è stato possibile osservare alcuna differenza tra i due metodi. Tuttavia, poiché il numero di api e di covata era più elevato alla fine dell’inverno per le colonie che avevano svernato in pianura, è possibile che in questo caso il flusso di miele precoce fosse più facile.
La seconda sessione di presentazione dei risultati del programma Apinverno si è tenuta in occasione della 3a Giornata dell’Apicoltura franco-italiana, ospitata quest’anno dal 38° Congresso deli apicoltori professionali.
Le presentazioni fatte a Pelleautier (vedi sopra) sono state ripetute e presentate con traduzione simultanea in italiano per i francofoni. Gli atti completi saranno disponibili a breve su questo sito web.